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PIEMONTE: Quella Spina ... nel territorio di Cirič |
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Come accade ormai in molte realtà italiane, anche la cittadinanza di Ciriè (Torino) e località vicine esprime con forza il proprio “no” allo scempio ed all’abuso del territorio: il locale Comitato “Spina no grazie!”, attivo dal luglio 2008, ha raccolto, fino ad ora oltre seimila firme a sostegno della propria battaglia contro l’Amministrazione comunale di centro sinistra. La Delibera Programmatica per il nuovo Piano Regolatore, approvata nel giugno 2007, ha previsto, in evidente contrasto con le nuove normative regionali e provinciali in materia di consumo del suolo e di tutela delle aree agricole, la realizzazione di un progetto totalmente insensato ed inutile. Si tratta di una nuova strada che, nel suo percorso tra i prati coltivati da via Torino in direzione Comune di Nole, verrebbe ad affiancarsi alla recinzione seicentesca della cascina di Robaronzino collocando una “rotonda” sul lato nord della chiesa di Santa Maria degli Angeli (che, con i suoi dipinti di Pietro Francesco Guala, i suoi stucchi policromi, i suoi elementi architettonici riconducibili a Bernardo Antonio Vittone, rappresenta la più significativa testimonianza dell’arte barocca nel Ciriacese), per proseguire verso lo stabilimento ex Ipca e poi verso il Comune di Nole, intersecando una viabilità di tipo vicinale. Uno stralcio di questa nuova strada, cui si è pure aggiunta una nuova grande area industriale, è stato inoltre inserito dall’Amministrazione Comunale nell’ambito del progetto intercomunale PTI (Programma Territoriale Integrato) “Paesaggi reali” di Venaria presentato alla Regione per la ricerca dei fondi necessari. Che cosa avranno mai a che fare cemento ed asfalto con i “Paesaggi reali”? Il territorio di Ciriè, disseminato di stabilimenti dimessi ed abbandonati al degrado, è purtroppo già stato pesantemente saccheggiato, anche in questi ultimi anni, dalla destinazione ad area industriale di ampi appezzamenti su cui sono sorti capannoni mai ultimati o da lungo tempo posti sul mercato. Inoltre, nella zona industriale di via Torino, in particolare, esiste un’area di 60.000 metri quadrati già preparata per l’edificazione di ulteriori capannoni e a tutt’oggi abbandonata. Un gruppo di ciriacesi aveva, fin dall’estate 2007, espresso il proprio dissenso all’Amministrazione Comunale, che tuttavia non diede alcun peso a queste rimostranze, convinta che non rappresentassero altro che l’opinione di alcuni recidenti nella zona interessata dal progetto. |
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Ultimo aggiornamento ( lunedě 19 ottobre 2009 ) |
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